ORDINANZA APPLICATIVA di MISURE CAUTELARI

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1 Nr /14 Nr. 3903/18 Mod. 21 R.G.N.R. R.G.G.I.P. TRIBUNALE DI GENOVA Sezione Dei Giudici Per Le Indagini Preliminari ORDINANZA APPLICATIVA di MISURE CAUTELARI - artt. 272 e segg., 285 c.p.p. - Esaminata la richiesta inoltrata dal Pubblico Ministero nel procedimento di cui in epigrafe per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di: l) CATALDO Antonio, nato a Nola (NA) il lo aprile 1984, residente a Chiusano di San Domenico (A V) Via Roma nr. 19; 2) KRUTANI OIsi, nato in Albania 1'8 aprile 1981, residente a Milano in Via San Dionigi n.30; 3) p ALMERI Andrea (alias "Generalissimo"), nato a Livorno il 17 luglio 1979, residente a Lucca in Via della Chiesa XXI nr. 385; 4) CARUGATI Gabriele (alias "Arcangelo/Arkanghel"), nato a Garbagnate Milanese (111) il 28 marzo1989 e residente a Cairate (VA) in Vicolo G. Stella nr. 16; 5) CAVALLERI Massimiliano (alias "Spartaco/Spartacus"), nato a Palazzolo sull'oglio (BS) il e residente a Cologne (BS), Via I.F. Kennedy nr.41; 6) VERBITCHII Vladimir (alias "Parma"), nato in Moldavia l' 11 agosto 1993, residente a Sorbolo (PR) via XXV Aprile m. 30;

2 TRlBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari 9) MENGAZIOL Romana, nata a Montanaro (TO) ilio marzo 1956, residente a Gussago (BS) in Via Roma nr. 33; lo) PREZIUSO Francesco, nato a Lucca il , ivi residente, frazione San Concordio - Viale San Concordio nr.419; in ordine ai seguenti reati: GNERRE Orazio Maria, PINTAUDI Luca, KRUTANI Olsi. PALMERI Andrea, CARUGATI Gabriele, CA V ALLERI Massimiliano, CATALDO Antonio, VERBITCHII Vladimir, MENGAZIOL Romana, PREZIUSO Francesco. Capo A) In ordine al delitto di cui agli artt. 416 c.p. e 61 bis c.p. (già art. 4 della legge 146/2006), perché si associavano tra loro e con altri soggetti non identificati allo scopo di commettere più delitti di cui awart. 4 delle legge 210/1995, segnatamente delitti di reclutajnento e finanziamento di mercenari combattenti (a fianco delle milizie filo-russe) nel conflitto armato sviluppatosi nel territorio del Donbass (Ucraina orientale) ' tra esercito Ucraino e milizie filorusse, partecipanti ad azioni, preordinate e violente, dirette a mutare l'ordine costituzionale o a violare l'integrità territoriale del Governo ucraino,' fatto aggravato in quanto alla sua commissione ha contribuito un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno Stato.. In Italia ed Ucraina orientale, dal 71'leSe di settembre 2014 ad oggi. CATALDO Antonio Capo B) In ordine al delitto di cui agli artt. 4 delle/legge 210/1995 e 61 bis c.p. (già art. 4 della legge 146/2006), per avere reclutato ed istruito MENCHELLI Nicolò alfine difargli comm,ettere ifatti di cui all'àrt. 3 della legge 210/95, segnatamente al fine di farlo combattere (a fianco delle milizie filo-russe), previo corrispettivo economico o relativa promessa, nel coriflitto armato sviluppatosi nel territorio del Donbass (Ucraina orientale) tra esercito Ucraino e milizie filorusse nonché, sempre previo corrispettivo economico o

3 TRlBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari KRUTANI Olsi Capo C) In ordine al delitto di cui agli artt. 4 della legge 210/1995 e 61 bis c.p. (già art. 4 della legge 146/2006), per avere reclutato ed istruito più persone non identificate al fine di far loro commettere i fatti di cui all 'art. 3 della legge 210/95, segnatamente al fine di farli combattere (a fianco delle milizie filorusse), previo corrispettivo economico o relativa promessa, nel conflitto armato sviluppatosi nel territorio del Donbass (Ucraina orientale) tra esercito Ucraino e milizie filorusse nonché, sempre previo corrispettivo economico o relativa promessa, di farli partecipare ad azioni, preordinate e violente, dirette a mutare l'ordine costituzionale o a violare l'integrità territoriale del Governo ucraino, Stato estero di cui essi non erano né cittadini né stabilmente residenti, senza far parte delle Forze Armate di alcuna delle parti in conflitto; fatto aggravato in quanto alla sua commissione ha contribuito un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno Stato. In Italia ed Ucraina orientale nel mese di maggio P ALMERI Andrea Capo D) In ordine al delitto di cui agli artt. 4 della legge 210/1995 e 61 bis c.p. (già art. 4 della legge 146/2006), per avere reclutato ed istruito più persone (tra cui COMITO Federico, SANDONI Luigi, FIORE Roberto, CATALDO Antonio e MENCHELLI Nicolò) al fine di far loro comm.ettere i fatti di cui all'art. 3 della legge 210/95, segnatamente al fine di farli combattere (a fianco' delle milizie filo-russe), previo corrispettivo economico o relativa prom.essa, nel conflitto armato sviluppatosi nel territorio del Donbass (Ucraina orientale) tra esercito Ucraino e milizie'filorusse nonché, sempre previo corrispettivo economico o relativa promessa, di farli partecipare ad azioni, preordinate e violente, dirette a mutare l'ordine costituzionale o a violare l'integrità territoriale del Governo ucraino, Stato estero di cui essi non erano né cittadini né stabilmente residenti, senza far parte delle Forze Armate di alcuna delle parti in conflitto; fatto aggravato in quanto alla sua commissione ha contribuito un gruppo criminale organizzato impegnato in

4 TRIBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari Nei confronti delle predette persone sottoposte ad indagini la locale Procura della Repubblica evidenzia la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di cui in epigrafe, indizi desumibili in particolare dai seguenti atti: informativa di denuncia a piede libero n. 81/ di prot. della Sezione Anticrimine di Genova del ROS Carabinieri datata ; informativa di aggiornamento n. 81/ di prot. della Sezione Anticrimine di Genova del ROS Carabinieri datata ; annotazione no. 81/ di prot. della Sezione Anticrimine di Genova del ROS Carabinieri datata ; esiti delle operazioni di intercettazione telefonica. PREMESSA L'articolata e minuziosa attività di indagine svolta dai militari della Sezione Anticrimine di Genova del ROS Carabinieri - fondata prevalentemente sulle attività tecniche (intercettazioni telefoniche/ambientali/telematiche, implementate da escussioni testimoniali) e sul monitoraggio eseguito sul web, quindi su spazio internet pubblico, laddove gli indagati hanno nel tempo volutamente pubblicato elementi, poi emersi avere un significativo valore per l'inchiesta - ha consentito di identificare un gruppo di soggetti coinvolti a vario titolo nel fenomeno dei C.d. foreign fighters. In proposito osserva preliminarmente questo giudicante come gli esiti della predetta attività di indagine risultino puntualmente ed ordinatamente compendiati nelle suddette corpose annotazioni di P.G. e nella richiesta del P.M., documenti il cui contenuto si condivide pressochè integralmente ed al quale - per evidenti ragioni di comodità - verrà fatto nel corpo della presente ordinanza pressochè integrale richiamo. L'indagine trae origine da alcuni rinvenimenti, nello spezzin,o, di scritte "pro PRlEBKE" dell'ottobre 2013, i cui approfondimenti portavano ad ipotizzare l'esistenza di un novero soggettivo operante in Genova e diretto dallo skinhead ZEDDE Renato, emerso essere - insieme a RlTTORE Maurizio di Imperia -

5 TRIBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari non otteneva grande successo nel comprensorio genovese, ma gli approfondimenti tecnici svelavano l'esistenza di una realtà politica trasversale all'interno di 11ILLENNIVM-PCE - a sua volta composto dal sotto-insieme "Coordinamento Solidale per il Donbass 1J - attivo pubblicamente nell'assistenza umanitaria verso le popolazioni del Donbass, vittime sacrificali della guerra civile scoppiata nella primavera 2014, ed occultmnente attraverso l'opera di GNERRE Orazio Maria e PINTAUDI Luca nel reclutamento di mercenari da instradare in quell'area, arruolandoli nelle milizie filorusse, notoriamente riconducibili alle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. L'estrazione politica dei due principali riferimenti (estrema destra GNERRE, estrema sinistra PINTAUDI) dà l'esatta portata della trasversalità del soggetto reclutatore, ideologicamente disinteressato ad avere un marchio politico ~adizionale ed invece orientato verso posizioni eurasiatiche, sulla scia delle teorie propugnate dal filosofo russo Alexander DUGIN, a sua volta punto di riferimento anche per i miliziani filorussi nel Donbass. Vero e proprio intermediario tra il mondo dei reclutatori e quello dei combattenti tout court è risultata l'ambigua figura di KRUTANI OIsi: exmilitare di origine albanese (benché convintamente filorusso), poliglotta, istruttore di arti marziali, attivo nel settore della sicurezza privata, direttamente in contatto con il duo G1\TERREIPINTAUDI, con i quali era impegnato nelle operazioni di propaganda in Italia attraverso una palestra. Siffatta conclusione si evince da una sua ammissione diretta, intercettata nel maggio 2015 in una conversazione telefonica chiave con il combattente mercenario italiano CATALDO Antonio, arruolatosi qualche mese prima nella milizia di Lugansk. L'approfondimento su CATALDO consentiva alla P.G. di svelare il mondo dei combattenti mercenari colà impegnati nel conflitto interetnico, al pari dei commilitoni PALMERI Andrea, CARUGATI Gabriele, CAVALLERI Massimiliano e VERBITCHII VIadimir. p AL:tv1ERl e CARUGATI sono risultati collegati direttamente a GNERRE, il secondo anche a KRUTANT per via dell'appartenenza al sodalizio pro-russo "Essenza del Tempo", riferimento anche di un miliziano filorusso spagnolo (BECERRA), arrestato in patria per tali condotte insieme ad altri connazionali appena rientrati dall'ucraina orientale.

6 TRIBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari di portare aiuti umanitari. In tale veste non va dimenticato GUBAREV Pavel, già governatore dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, il quale ha pubblicamente lodato il contributo militare degli "italiani" con esplicito riferimento a GNERRE, PINTAUDI e P ALMERI. Altro stretto legame risulta essersi stabilito tra lvitlchakov Alexey ~ Comandante dell'unità paramilitare neonazista "Rusich" operante nel Donbass - e il duo GNERREIPINTAUDI, non dimenticando che lo stesso VERBITCHII raggiungeva, arruolandosi, proprio quell'unità speciale. In merito alla difficoltosa prova dell'esistenza del pagamento dei mercenari all'estero, nel corso dell'investigazione sono stati raccolti diversi ed incrociati riscontri: P ALìvffiRI Andrea, intervistato da Mediaset, ha dinanzi alle telecamere ammesso di ricevere un "rimborso spese" per il servizio prestato, circostanza ribadita dal medesimo a due reporter che lo hanno intervistato pubblicando poi l'intervista su un libro di comune vendita; PELAZZA Luigi, giornalista di Mediaset, escusso dal ROS di Genova su delega della locale Procura della Repubblica, confennava; in ragione delle sue acquisizioni dirette tra i miliziani stranieri nel Donbass, che questi ultimi venivano regolarmente pagati; MENCHELLI Nicolò, aspirante miliziano partito per il Donbass con CATALDO Antonio, poi pentitosi e rientrato in patria, escusso al suo rientro, dettagliatamente descriveva le modalità con cui i miliziani stranieri vengono pagati come fossero soldati locali; CA V ALLERI Massimiliano si doleva telefonicamente con la sorelia Simona del fatto che la paga fosse bassa; in ultimo, lo stesso CATALDO Antonio - in più circostanze - confennava, nel corso di conversazioni telefoniche intercettate nel presente procedimento, di avere ricevuto il corrispettivo per i servizi resi, non omettendo di dettagliare anche la fruizione di arretrati non percepiti in precedenza. Gli odierni indagati, con specifico riferimento a coloro per i quali il P.M. avanza istanza di applicazione di misura cautelare, sono stati identificati attraverso un procedimento specifico per ognuno, riepilogato in verbali di

7 TRlBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari reclutamento di "combattenti" e di "combattimento" in Ucraina orientale poste dagli stessi combattenti reclutati. I GRAVI INDIZI di COLPEVOLEZZA Le origini dell'indagine e l'inquadramento storico del conflitto in Ucraina. L'attenzione investigativa degli operanti si indirizzava inizialmente su tale PORCELLA Marco, organizzatore della conferenza dal titolo "Dove va l'imperialismo" pianificata a Lavagna (GE) il 29 novembre 2014, avente come relatore proprio GNERRE Orazio Maria, intenzionato a parlare della situazione relativa al Donbass. A tal proposito, nel corso di una conversazione intrattenuta il 3 novembre 2014 tra PORCELLA Marco e GNERRE Orazio Maria (progr int. ut RIT 1702/14), si apprendeva che quest'ultimo avrebbe contattato "la ragazza di Custodes Terme" - ov'vero SACCONE TINELLI Simona - per organizzare, in concomitanza con l'evento, un banchetto per la raccolta di fondi e medicinali da destinare nel Donbass. In una successiva conversazione (progr int. ut RIT 1522/14) intercorsa alle ore del , ZEDDE Renato contattava SACCONE TINELLI Simona e, nell'ambito di un articolato discorso sull'evento, dimostrando di essere solo parzialmente a conoscenza dei dettagli riguardanti la conferenza di Lavagna (GE), chiedeva spiegazioni in merito all' organizzazione; la donna rispondeva in maniera molto esplicita dicendogli che Marco (PORCELLA) voleva fare una raccolta di medicinali per GNERRE da mandare in Ucraina e proseguendo testualmente diceva "Gnerre non raccoglie viveri, lui raccoglie solo soldi... beccatela IL. e medicinali per il pronto soccorso" e quindi informava Renato che, per quanto riguardava lei, avrebbe cercato di recuperare alcune bende e dell'alcool. All'epoca in Ucraina era in corso una complessa crisi in cui si cotrapponevano due schieramenti di forze in campo: FF.AA. ucraine del governo filo-occidentale guidato dal Presidente POROSHENKO (eletto nel maggio 2014) [c.d. Fronte governativo] e separatisti ucraini filo-russi delle cc.dd. Repubbliche Popolari [c.d. Fronte separatista]. A propria volta il fronte governativo era appoggiato da compagnie paramilitari

8 TRIBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari soggetti con un background militare ben strutturato; inoltre l'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk avrebbe ricevuto l'appoggio politico dal partito nazionalista di destra ungherese denominato" J o b bik". La crisi ucraina ha avuto una certa importanza nel più ampio scenario delle relazioni internazionali, poiché incarna sotto certi aspetti una nuova prospettiva di "guerra fredda" che vede schierati il blocco euro-atlantico con il fronte governativo e la Federazione Russa con il fronte separatista. Fatto questo primo importante inquadramento dell'area di crisi è dunque opportuno dare contezza della progressione degli eventi che hanno portato alla situazione esplosiva oggetto di attenzioni investigative: l'ucraina, nonostante sia rimasta, come altri paesi compresi in passato nell'unione Sovietica, in parte dipendente dalla Russia, ha infatti manifestato un distacco da quest'ultima con l'avvenire nel paese di rivolte sempre più numerose di stampo filo-occidentale e scontri fra manifestanti, che sono culminate il 22 febbraio 2014 con la deposizione del presidente filo-russo JANUKOVYC. Quest'evento ha contribuito ad allargare la tensione fra i due paesi con ripercussioni sul lato economico, nonché politico: la Russia ha aumentato esponenzialmente il prezzo del gas, che prima veniva fornito all'ucraina ad un prezzo amichevole, e le relazioni tra i due paesi si sono inasprite più che mai dall'indipendenza dell'ucraina.. Con l'incremento del malcontento tra le popolazioni dell'est dell'ucraina - anche a causa di una crescente crisi economica - e la sempre maggiore instabilità politica all'interno del paese, dopo il colpo di Stato appoggiato da esponenti di partiti di estrema destra e di stampo filo-europeo come "Settore Destro", la popolazione ribelle si è detta contraria al nuovo governo di Kiev, e in segno dì protesta e di scissione ha occupato diversi edifici governativi, militari e non, in particolare nelle zone del Donbass.. La rivolta ebbe inizio il 6 aprile 2014 quando alcuni manifestanti annati si impadronirono di alcuni palazzi governativi dell'ucraina orientale, ossia delle regioni di Donetsk, Lugansk e Kharkiv, dando poi vita alle tre Repubbliche Popolari autoproclamate. Sin dall'agosto successivo, seppur non ufficialmente, vennero segnalati sconfinamenti di truppe russe in territorio ucraino, comportando violente reazioni da parte del Governo ucraino mediante azioni militari indirizzate contro le

9 TRIBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari ma la posizione del presidente ucraino JANUKOVIC apparve da subito alquanto ambigua poiché egli valutava ancora di poter aderire all'unione doganale eurasiatica, talchè l'de sospese ogni negoziato. Non appena la notizia si sparse iniziarono le prime proteste di piazza, guidate dalle OpposIzIoni di governo e dai sostenitori dell'ex-premier Julia TYMOSENKO (detenuta), la quale sarebbe stata liberata proprio in virtù di quegli accordi: frattanto migliaia di persone si riunirono per le strade e a Kiev il luogo simbolo della protesta divenne piazza Maidan, ove vennero erette barricate, un grande palco, grandi tende e dove si videro insieme bandiere ucraine ed europee. Nei mesi successivi la protesta antigovernativa crebbe e si registrarono i primi morti anche a causa di un intervento troppo massiccio della polizia. Tuttavia è il febbraio 2014 il mese cruciale (convenzionalmente si parlerà di "Euromaidan" per sintetizzare le spinte europeiste di questi giorni): nella notte tra il 20 e i121 febbraio 2014 il Presidente JANUKOVIC firmò un accordo con i leader dell'opposizione, ma esponenti di estrema destra - guidati dal partito Pravyi Sektor - si rifiutarono di accettarne le conseguenze. Quella stessa notte JANUKOVIC fu costretto a fuggire riparando in Russia, mentre la presidenza venne assunta da Oleksandr TURCINOV (Presidente dell' assemblea parlamentare), il quale fissò le elezioni per il successivo 25 maggio In Crimea la situazione invece precipitò sin da subito poiché le autorità locali mal digerirono l'atteggiamento ambiguo di JANUKOVIC. Già il 27 febbraio 2014 il parlamento regionale dichiarò di preparare un referendum sull'allargamento dell'autonomia della repubblica di Crimea, e alcuni giorni dopo approvò la richiesta della Russia di usare la forza militare in Ucraina per difendere la popolazione russofona. Il 16 marzo si tenne il referendum in cui il 97% votò l'annessione alla Federazione russa e tale atto venne fortemente. condannato dall'o.n.u., salvo che. dalla Russia che pose il suo veto alla risoluzione di condanna. Da questo momento la comunità internazionale iniziò a mettere in atto le prime sanzioni economiche contro la Russia l. Il 18 marzo la Russia firmò il trattato per la riunificazione della Crimea, introducendo da subito misure economiche a supporto dell'economia locale.

10 TRIBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari Il 2 maggio avvenne l'eccidio di Odessa, allorchè 42 persone vicine ai filorussi vennero braccate dai miliziani filo-governativi ed uccise nella Casa del Sindacato, come rappresaglia ad un precedente evento che aveva visto soccombere un gruppo di filo-governativi. A metà maggio si svolsero le elezioni presidenziali ucraine, tuttavia non rese possibili in alcune località dell'est, che videro la vittoria dello schieramento politico di POROSENKO ed in quegli stessi giorni iniziarono gli interminabili scontri armati per la conquista dell'aeroporto di Donetsk. Sul piano internazionale il 29 maggio l'unione eurasiatica diventò l'unione economica eurasiatica cui aderirono Federazione russa, Kazakhistan e Bielorussia: ciò non di meno in tutta l'area orientale continuarono gli scontri specie a Kramatorsk, Slavjansk e Lugansk, sebbene il 27 giugno il Presidente POROSENKO firmasse l'accordo di associazione con l'europa: Nel mese di luglio 2014 ripresero pesantemente gli scontri armati che videro un iniziale consolidamento dei governativi, mentre i ribelli - sotto gli ordini del Comandante "Strelkov" (Igor GIRKIN) - si ritirarono a Donetsk iniziando a fortificarla, così come già fatto a Lugansk. In quei giorni, esattamente il 17 luglio, un missile abbattè il volo Malaysia Airlines J\1H17 cagionando la morte di 298 morti civili, fra cui molti èuropei: vemle aperta un'inchiesta internazionale coordinata dall'olanda che tuttavia, ad oggi, non ha chiarito quale dei due schieramenti sia responsabile dell' abbattimento dell' aereo di linea. Ad agosto 2014 la Russia decise di adottare delle contromisure alle sanzioni dell'europa: stabilì il divieto di importazione per carni e verdure provenienti da USA, Europa, Australia, Canada e Norvegia. Frattanto continuavano i violenti scontri, specie a Donetsk, dove le forze ucraine circondarono la città imponendo ai ribelli una richiesta di aiuti umanitari che arrivarono dalla Russia: il mese proseguì con pesanti scontri che videro la morte di numerosi civili e miliziani. Solo il 5 settembre 2014 a Minsk si incontrarono rappresentanti del governo ucraino e separatisti: venne stabilito un accordo di 14 punti, sebbene gli scontri continuasserono a Mariupol e Donetsk e più volte vennero violati i "cessate il fuoco". Il 13 ottobre Pavel GUBAREV - Gove~atore della Repubblica Popolare di

11 TRlBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari Finalmente il 12 febbraio 2015 a Minsk si arrivò ad un'intesa stabile tra le parti (Minsk II): vennero ripresi i punti disattesi di settembre, imposto un "cessate il fuoco", ritiro delle armi pesanti ed un monitoraggio OCSE: in particolare in questo frangente venne stabilito il ritiro di tutti i gruppi armati provenienti dall' estero, delle armi e dei mercenari. A seguito di questo accordo, intervenne il FW con l'erogazione di un prestito di 40 miliardi di dollari all'ucraina in 3 anni. Nei giorni successivi seguirono piccole azioni di guerriglia ma non vi furono scontri bellici, benché la situazione rimanesse tesa. Solo il successivo 7 marzo iniziò il vero ritiro dell'artiglieria da ambo le parti. Nonostante tutto, dopo gli accordi di Minsk II la situazione in Ucraina è ancora molto difficile, anche a causa del fatto che i due schieramenti (governativi e separatisti) hanno al loro interno anime contrastanti e difficilmente controllabili: mentre è nota la presenza di soggetti di estrema destra appartenenti allo schieramento governativo (ad es. i partiti Svobodna e Pravyi Sektor siedono legittimamente nella Rada ucraina), altrettanto nota non lo è per quanto riguarda l'area dei ribelli filo-russi. Infatti risulta che i maggiori leaders politici e militari del Donbass (ribattezzato Novorossija) siano tutt'altro che espressione della sinistra internazionalista, essendo essi aderenti alle teorie di Aleksandr DUGIN 2, influente ideologo russo. Nondimeno è ufficiale che la Costituzione della Repubblica Popolare d' Donetsk (14 maggio 2014) vieti l'omosessualità, imponga la religione cristianoortodossa come religione di Stato con 1'affiliazione al Patriarcato di Mosca, vieti l'aborto e dichiari che le autorità devono rispettare i valori tradizionali religiosi, sociali e culturali del "mondo russo". A corollario del sintetico inquadramento in parola, si aggiunge che il Consiglio dell 'Unione Europea ha indicato - quali destinatari di misure restrittive "perché ritenute responsabili di azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza del! 'Ucraina" - alcuni elenchi di persone fisiche e giuridiche, mediante l'emissione di appositi regolamenti 3 : i provvedimenti in argomento - Regolamento di esecuzione (DE) nr. 753/2014 datato , nr. 810/2014 datato , nr. 826/2014 datato , nr. 961/2014 datato , nr. 1225/2014. datato

12 TRIBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Consiglio, che modificano l'allegato nr. l del Regolamento DE nr. 269/2014 del sono stati resi esecutivi dal Ministero dell'intern0 4. Al fine di valutare il corposo quadro probatorio, i provvedimenti de quo emessi dall' organo dell 'Unione Europea certificano la posizione di quest'ultima (e quindi degli Stati Membri) in tema di condanna delle poslzloni sovversive/indipendentiste delle milizie filorusse operanti nella guerra di indipendenza del Donbass. Nel dettaglio si rappresenta che negli allegati elenchi...;. oltre alle note Autoproclamate Repubbliche Popolari di Lugansk e Donetsk ed alle relative milizie, oggetto della presente inchiesta - compaiono le sottonotate persone/entità e strutture, delle quali si anticipa l'evidenza nell'ambito dell'inchiesta in parola: (1) GUBAREV Pavel nato a Sievirodonetsk il , uno dei sedicenti leader della cosiddetta Repubblica popolare di Donetsk, indicato tra l'altro quale responsabile del reclutamento di persone per le forze armate separatiste ed associato a STRELKOV Igor/Girkin: nel giugno del 2014 gli indagati GNERRE Orazio Maria e PINTAUDI Luca si recavano a Donetsk dove venivano ricevuti dal citato Pavel GUBAREV che postava una foto che lo ritraeva con entrambi ed annunciava la creazione di "squadre internazionali che coinvolgono italiani, spagnoli, fi'ancesi e canadese" [Brogliaccio SM - frame nr. 003];. (2) STRELKOV IgorlGirkin, pseudonimo di Igor l Vsevolodovic GIRKIN, conosciuto anche con il nome di Igor l IV ANOVIC, nato a Mosca (Russia) il 17 dicembre 1970, ex colonnello dewfsb 5 russa, in pensione dal marzo del 2013: nel 2014 ha acquisito notorietà a livello internazionale per il suo ruolo all1interno dell1autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk dove per alcuni mesi è stato il comandante dei ribelli filorussi nella città di Slovyansk ed in seguito ha condotto le forze della «Milizia Popolare» di Donetsk. Nel corso di una conversazione captata il 29 marzo 2015, GNERRE Orazio Maria - nel riferire a PINTAUDI Luca come aveva trascorso i restanti giorni in cui era rimasto da solo in Russia dopo che quest'ultimo aveva fatto rientro in Italia - raccontava tra 1'altro di aver

13 TRlBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari GNERRE riferiva(inoltre all'interlocutore di essere stato a cena da tale GHINTOT (n.m.i.), alla quale avevano partecipato anche un Pope ortodosso e la segretaria del generale STRELKOV che fa da modella a GHINTOT ''per quelle cose con i kalashnikov" (cfr. prog del 29/03/2015 ut RIT 2243/14); (3) Oleksiy MOZGOVY, indicato quale uno dei leader dei gruppi armati dell'd craina Orientale e responsabile dell' addestramento dei separatisti alla lotta contro le forze governative, il quale potrebbe identificarsi in Alexey MOZGOVOY, nato il e deceduto il Al riguardo è opportuno ricordare che nel corso della conversazione intrattenuta il 26 maggio ovvero tre giorni dopo il decesso di Alexey MOZGOVOY - dall'instradatore KRDTAN1 Olsi con il miliziano CATALDO Antonio, il primo, parlando al plurale, testualmente riferiva che "si si si si, poi ci dispiace anche per il Comandante caduto, anche per le sue guardie del corpo, ci dispiace tantissimo" aggiungendo poi che "eh, era una brava persona, una brava persona". CATALDO Antonio dal canto proprio, pur specificando di non conoscere il comandante, affermava che "eh, però tutti mi avevano parlato bené di questo Comandante... " (prog del ut RlT 565/15) [Allegato m. A3 inforinativa ROS del ]. In merito, si segnala che anche sull pagina facebook 8 del Coordinamento Solidale per il Donbass veniva inserita una fotografia commemorativa di Alexey MOZGOVY [Brogliaccio SM - Frame m. 025J. (4) Battaglione "VOSTOK", indicato quale gruppo separatista armato illegale che ha tentato di occupare l'aeroporto di Donetsk. Al riguardo va evidenziato che il Regolamento di esecuzione in cui è inserito il Battaglione VOSTOK è del 2014 mentre nel 2015 le forze separatiste filo russe effettivamente riconquistavano l'aeroporto di Donetsk, dopo cruenti scontri ai quali partecipavano gli indagati italiani CA V ALLERI Massimiliano e CARDGATI Gabriele. In merito a quest'ultimo, vanno richiamati tre post inseriti dallo stesso sul proprio profilo facebook 9 : ivi veniva reso pubblico il suo arruolamento nel Btg. VOSTOK - i cui

14 TRlBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari milizie filo-russe, va rammentato il contenuto della conversazione intrattenuta il 25 ottobre 2014 da ZEDDE Renato con MASSUCCO Andrea, alias "Pitbull", già militante "LIGURIA SK1NS" (progr int ut RlT 1522/14): nella circostanza si apprendeva che ZEDDE Renato - avendo subito un tentativo di aggressione a Lucca da militanti genovesi del "Veneto Fronte Skinheads" durante lo svolgimento di un concerto d'area tenutosi 1' interpellava :MASSUCCO Andrea per organizzare un'azione violenta di rivalsa nei confronti dei militanti del V.F.S. "genovese". Nel corso della conversazione il MASSUCCO chiedeva il motivo 'per cui i lucchesi, essendo ''padroni di casa", non erano intervenuti per sedare la lite e ZEDDE testualmente asseriva "ma tutto perché non c'è Andrea... che. andato... è dovuto scappare... andare a combattere in Ucraina, per che non c'è più Andrea perché se no vedi come finiva". I successivi accertamenti permettevano di identificare 1"'Andrea" in questione nel militante P ALMERl Andrea, alias "Generalissinw", noto skinhead, ex capo del gruppo ultras lucchese denominato "Bulldog 1998", gravato da numerosi pregiudizi di polizia per reati contro la persona, danneggiamento, associazione per delinquere, discriminazione razziale, lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive, resistenza a p.u. e 'stupefacenti. Già sottoposto alla misura del DASPO, nel 2008 veniva fermato dalla polizia bulgara a Sofia unitamente ad altri due ultras al seguito della nazionale italiana, sospettati di aver partecipato ad una rissa fuori dallo stadio con i tifosi di casa e, nella circostanza, veniva sorpreso all'interno dewimpianto sportivo mentre incendiava una bandiera e si esibiva nel saluto romano; lo stesso, nel maggio 2014, risultava essersi allontanato dall'italia' sottraendosi alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale per raggiungere l'ucraina ed unirsi ai ribelli filo-russi impegnati nei combattimenti contro l'esercito regolare di quella nazlone. Il p ALMERl utilizzava ancora il proprio account facebook [Brogliaccio SM - Frame nr.002] dove ha postato foto che lo ritraggono in compagnia di miliziani filo-russi mentre imbraccia delle armi. Inoltre, sul sito dell'associazione RlM-Giovani Italo Russi lo, il 9 ottobre 2014 è stata inserita un 'intervista rilasciata dal P AL:MERI ad Irina OSIPOV AlI [Allegato nr. EI0 informativa ROS del ]: in tale contesto emergeva che P ALMERl Andrea si era arruolato nelle milizie filo-russe del Donbass

15 TRlBUNALE dì GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari dei combattimenti. La notizia dell' arruolamento del P AL1v.IERI, sempre da quanto appreso nell'intervista in argomento, sarebbe stata celebrata in un post su facebook da Pavel GUBAREV - ex governatore dell'autoproclamata Repubblica Popolare del Donetsk - che ha scritto sul sociai un messaggio dal seguente tenore: "Un mese fa un vero fascista italiano si è unito alla nostra milizia". Per le ragioni sinora esposte, soprattutto per l'avvicinamento del sodalizio WLLENNIVI'v1 alla destra radicale ligure, apparentemente per valutare il livello di interesse verso le problematiche del. Donbass, la P.G. riteneva di estrema utilità poter esperire un monitoraggio audio-video dell'evento pianificato in Lavagna (GE) il 29 novembre 2014, poiché di fatto rappresentava il primo e diretto punto di contatto tra due realtà di assoluto interesse investigativo: la prima riconducibile alla compagine skinhead attiva in Liguria e raccolta attorno alle figure di ZEDDE Renato e PORCELLA Marco, l'altra riconducibile a GNERRE Orazio Maria ed in generale al sodalizio "MlLLENNIVMlPCE' palesemente interessata a fornire (ufficialmente) 13 suppolio/solidarietà alle popolazioni vittime del conflitto in corso in Ucraina (regione del Donbass). In questo articolato contesto, avendo concreti elementi che poliavano a ritenere che potesse esservi in atto, in Italia ma anche in altri stati europei, un'attività di "arruolamento" dì militanti di estrema destra (specificamente di area skinhead), era ragionevole ipotizzare che l'incontro in parola - al di là della parte pubblica - potesse costituire l'occasione propizia per colloqui riservati tra i prefati esponenti delle due realtà, indirizzati a concretizzare proprio quesf opera di arruolamento di volontari verso l'estero, ovvero il finanziamento di operazioni in tal senso. Le attività di monitoraggio riguardavano sia la Sala Albino della biblioteca comunale di Lavagna (GE), che le aree immediatamente esterne. Il simposio, che aveva la durata di circa un' ora, si estrinsecava di fatto in un monologo dello GNERRE seguito da una breve conclusione del PORCELLA. Il servizio di osservazione svolto ad hoc dal ROS Carabinieri di Genova [Allegato nr. B3 informativa ROS del ] - di supporto alle operazioni di monitoraggio tecnico dell' evento - permettevano di riscontrare la partecipazione di complessive quindici persone tra cui l'indagato ZEDDE Renato, LA BARBERA Igor, PUGGIONI Roberto alias "Farina", GAY Umberto alias "Catena", FRACAP ANE Luigi e FURLANI Mirko alias "Biglia"

16 TRlBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari PORCELLA nella propria abitazione ubicata a Lavagna in Via dei Devoto nr.134 inta, dove peraltro avevano cenato anche ZEDDE Renato ed il suo gruppo di skinheads proveniente da Genova. L'attività tecnica di intercettazione audio/video svolta negli spazi interni (sala Albino e area antistante) ed esterni (porticato e piazzetta annessa al porticato) ha consentito di registrare alcuni colloqui riservati d'interesse - a margine della conferenza e nei minuti che la precedevano - concernenti le ipotizzate attività di supporto del sodalizio WLLENNIUM PCE in favore delle milizie filo-russe impegnate nei combattimenti nella regione del Donbass. Nel dettaglio Orazio Maria GNERRE conversando con PORCELLA Marco e SACCONE TINELLI Simona esternava la propria esperienza nel Donbass lasciando intendere che la sua - e quella degli altri militanti di MILLENNIUM PCE - non era una presenza prettamente a carattere umanitario o politico, ma bensì di pieno appoggio alle milizie filo-russe impegnate nei combattenti, situazione, questa, che aveva indotto il noto ADINOLFI Gabriele a defmirili dei "tagliagole". GNERRE, dal canto proprio, rispediva le accuse al mittente specificando che i camerati che appoggiano le milizie ucraine come "Pravyi Sector" sono i veri mercenari. Questi i punti salienti e di interesse della conversazione (progr. 03 del RIT 2050/14) [Allegato nr. AIO informativa ROS del ]:... omissis... GNERRE: PORCELLA: GNERRE: Noi dopo che siamo stati verbalmente aggrediti da Adinolfi. Non so se hai avuto modo di leggere che c'è scritto. No. Ha avuto modo pure di dire che noi eravamo tipo andati a fare in Ucraina. a fare i tagliagole.... omissis... TINELLI: GNERRE: TINELLI: GNERRE: (rivolta a GNERRB): Senti. Ma raccontaci un pochino di ste cose del Donbass; che io non ne so niente. Ora ne parliamo proprio durante la conferenza, quindi... Ma tu sei andato giù? Lì?

17 TINELLl: GNERRE: TINELLl: GNERRE: TINELLl: GNERRE: TINELLl: GNERRE: TINELLl: GNERRE: TIlVELLl: GNERRE: TINELLl: GNERRE: TRIBUNALE dì GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari virgolette la rivoluzione in Ucraina, che poi in realtà era pagata dagli americani, molti di questi erano camerati. E allora indubbiamente molti nell'area credono che questa fosse la parte giusta. In realtà non è proprio così. Poi spieghiamo anche perché. Però se posso essere molto sincero io li ci sono stato, le ho viste di cose. Lì la persona che ha il potere, sostanzialmente che ha fatto... che ha chiesto l'indipendenza del Donbass, è... inc... Lui viene dalla... dal Movimento dell'unità Nazionale Russa, che è un partito nostro, insomma... Sì Cioè, quindi le posizioni non sono così nette... Nette come sembra. Esatto. Ma probabilmente lì.... ma cosa c'è lì. Sono etnie? Cioè. Un po' come quello che è avvenuto.... In realtà non è proprio un discorso etnico...,.. nel senso... gli. ucraini dell'ovest lavorano all'interno di una questione etnica. Il problema è un altro. il problema è che praticamente l'ovest vuole stare nelle mani degli americani. Ah. E basta. Questo è il discorso, così. Quelli dell'est dicono: "Guarda noi preferiremmo stare con.la Russia perché etnicamente siamo russi e non ucraini, però potremmo essere indipendenti. L'importante è non stare con gli americani JJ. e beh, chiamali scemi. Infatti anche in Ucraina. Se questi camerati che hanno (atto lvfaidan, si ribellassero pure agli americani che li hanno finanziati e facessero una vera rivoluzione nazionale... Ti ripeto. non lo faranno mai perché continuano a prendere soldi da quelli. E certo. Ci sono le foto dei loro capì che sono andati praticamente in America... praticamente a prender soldi.. Uno, il vice di questo Pravi Sektor, un settore... questo gruppo di camerati tra virgolette è andato in Israele a parlare bene d{israele, prendendo finanziamenti da loro. Dove insomma... dove acchiappano soldi..,dove prendono... ma in effetti ragazzi.... Oppure una questione interna perché diciamoci la verità. Cioè la ci stanno... in Ucraina o in Russia, eccetera, ci sono pure dei movimenti che si dicono comunisti, per esempio, no. Questi movimenti che si dicono comunisti la pensano al 90% delle cose, come noi.... omissis...

18 TRlBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari GNERRE affermava inoltre che è il momento di promuovere un movimento culturalmente e politicamente comunitarista, superando la dicotomia destra/sinistra - fascismo/antifascismo e la concezione ottocentesca di Nazione per poter combattere efficacemente contro la globalizzazione, il mondialismo e l'imperialismo a favore dell'autodetenninazione dei popoli. GNERRE dichiarava che coloro che portano avanti la battaglia contro l'imperialismo devono schierarsi dal1a parte del popolo del Donbass che si è sollevato per difendere la propria identità minacciata dagli statunitensi e dalla NATO e non si può definire "camerata" chi combatte invece nello schieramento avverso appoggiato da questi ultimi. GNERRE inoltre informava i presenti che con MILLENNIUM PCE stava passando a promuovere le attività anche ad una dimensione europea e pertanto aveva partecipato ad una manifestazione a Belgrado con le insegne del Coordinamento Solidale per il Donbass 14, definendo l'evento come una manifestazione di punta con tutte quelle realtà che sono a favore della battaglia per l'autodeterminazione dei popoli e delle differenze culturali dei popoli come loro che si definiscono comunitaristi. Nel corso dell'intervento poi - parlando della sua esperienza in quei luoghi, avvenuta in pieno conflitto - GNERRE si sbilanciava affermando che: "nel Donbass sono arrivate persone da tutto il mondo per difendere la causa) molti patrioti europei) gente che contemporaneamente si sente puramente europea m,a crede nell 'amicizia con i popoli che corribattono le stesse battaglie) gente da tutto il mondo che hanno imbracciato armi, miliziani africani, miliziani dell 'America Latina e tutti noi della stessa idea." Va infine precisato che, nel corso dei ringraziamenti alle associazioni che avevano contribuito all'organizzazione della conferenza, Orazio Maria GNERRE sottolineava che a margine dell'evento i militanti di Custodes Terrae avrebbero collaborato ad un' eventuale raccolta di fondi e medicinali per la popolazione del Donbass. Come anticipato, il tentativo di GNERRE di raccogliere consensi nel bacino skinheads ligure non sortiva l'effetto sperato. I combattenti italiani sul fronte ucraino. L'intermediazione dall'italia. PALMERl Andrea [capi D) ed E) dell'imputazione]

19 TRlBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari indirettamente l'attività di settore di MILLENNIVM nel Donbass mediante il Coordinamento Solidale, hanno fatto emergere la vicinanza con il più volte menzionato PALMERl Andrea, alias "Generalissimo", esponente della destra radicale lucchese, sorvegliato speciale sottrattosi nella primavera 2014 ad un provvedimento di prevenzione, riparato in Ucraina laddove si è unito alle milizie filo-russe per combattere contro il Governo ufficiale ucraino in ragione dell'autoproclamata indipendenza da Kiev. Le indagini hanno confermato che GNERRE non solo conosce le attività del p ALMERl, ma - come da lui stesso ammesso - lo ha anche incontrato -in Donbass. Come si ricorderà, la figura del P ALMERl era già emersa per la prima volta in occasione della lite tra il "Liguria Skin" del genovese ZEDDE Renato, e il "Veneto Fronte Skinhead" di V ACCARO Giacomo, avvenuta a Lucca il giorno : nell'occasione fu proprio ZEDDE a confermare la partecipazione bellica del P ALMERl in Ucraina. Il dato ricorre anche in occasione dell' escussione avvenuta il a Malpensa di quattro italiani in rientro dall'ucraina [Allegati nr. C6 - C7 - C8 - C9 informativa ROS del ]. Trattasi di SANDONI Luigi (un ex Carabiniere ausiliario), CO:MITO Federico, FIORE Roberto e FRAU Luigi (ex appartenente alla Polizia di Stato). Dall'analisi delle dichiarazioni rese da SANDONI Luigi, COMITO Federico e FIORE Roberto emerge sin da subito come gli stessi, nel tentativo di fornire una spiegazione plausibile alla loro presenza nel Donbass, abbiano maldestramente concordato una versione di comodo per evidenziare il carattere umanitario del loro viaggio. Infatti, mentre SANDONI dichiarava di non aver raggiunto Lugansk 15, ma di essere stato fermato prima dalle forze di polizia, CO:MITO Federico asseriva di aver raggiunto Lugansk e di essere rimasto insieme a SANDONI e FIORE ad attendere P ALMERl Andrea per sei ore senza che però quest'ultimo li raggiungesse in un non meglio precisato luogo. FIORE Roberto, dal canto proprio, spiegava di aver raggiunto Lugansk insieme ai due amici con i quali, secondo la sua versione, addirittura raggiungeva l'ospedale ivi ubicato, senza però rintracciare P ALMERI. Inoltre, SANDONI dichiarava di aver speso circa 960 euro incaricando il CO:MITO dell'acquisto dei biglietti di andata e ritorno, mentre quest'ultimo

20 TRlBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari S.ANDONL Va comunque evidenziato che C01v1ITO Federico dichiarava inoltre di trasportare nel bagaglio alcuni maglioni in pile, alcune paia di calze, due tute da pesca con colori mimetici ed un giubbotto con colori mimetici di proprietà di FIORE Roberto, che avrebbe dovuto consegnare a P AL.MERI Andrea, ma non faceva alcun cenno alla presenza di eventuali medicinali che invece avrebbe dovuto detenere se la ragione del viaggio fosse stata quella di portare medicine al PAL.MERI. Un ulteriore aspetto interessante è dato dal fatto che FIORE Roberto riferiva agli ufficiali di P.G. operanti che non era la prima volta che raggiungeva l'ucraina, in quanto dal 4 all'8 novembre 2014 aveva accompagnato a Kiev un amico - un professore di religione di Vicenza, tale Massimiliano PRIMON - che stava scrivendo un articolo in merito ai fatti di Piazza Maidan. FRAU Luigi, la quarta persona proveniente dal Donbass ed entrata in contatto con SANDONI Luigi, C01v1ITO Federico e FIORE Roberto solamente nelle ultime fasi che anticipavano il rientro in Italia, tentava di spiegare la sua permanenza in quei territori - da lui chiamati con il termine di Novarussja 16 - evidenziando, come gli altri soggetti ascoltati dai Carabinieri, il carattere umanitario delle sue attività. Gli ufficiali di P.G. operanti, constatando che i pantaloni mimetici ritrovati nella valigia di FRAU Luigi avevano la parte anteriore della gamba destra, all' altezza del ginocchio, visibilmente consumata 17 rispetto alla sinistra, ne chiedevano il motivo allo stesso e costui rispondeva di non essere in grado di dare una spiegazione precisa, pur ritenendo che ciò potesse essere riconducibile a non meglio specificate attività espletate da inginocchiato. Dopo aver dato tale spiegazione, FRAU Luigi riteneva opportuno aggiungere che c'era la possibilità che potesse essere stato ritratto in fotografie che lo vedevano impugnare armi, ribadendo però di non averle mai utilizzate e di non aver partecipato a combattimenti. Il motivo reale della permanenza nel Donbass di FRAU Luigi veniva però rivelato da un articolo apparso il 7 gennaio 2015 sul sito della rivista di settore "ANALISI DIFESA", a finna di Eliseo BERTOLASI [Allegato nr. E20 informativa ROS del ]. Nel reportage il giornalista dava contezza della presenza fra i miliziani russi del Donbass di due soggetti 10mb ardi impegnati in prima linea e identificati con i

21 TRlBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari nell'articolo in argomento si può constatare senza ombra di dubbio che si tratta 'della stessa persona 18. Va infine evidenziato che, nel corso dell'escussione, FRAU Luigi - dopo aver raccontato di aver conosciuto SANDONI Luigi, CO:tv1ITO Federico e FIORE Roberto durante l'attesa per raggiungere Rostov - spiegava che i tre connazionali gli avevano confidato di trovarsi nel Donbass poiché intenzionati a costituire una ONLUS. Quest'ultima affermazione lascia presupporre che, al fine di non rivelare il reale motivo della loro permanenza nel Donbass, SANDONI Luigi, CO:tv1ITO Federico e FIORE Roberto abbiano dapprima concordato tale versione per poi cambiarla al momento dell' escussione, dichiarando così che il loro scopo era quello di rintracciare P ALMERI Andrea. Sulla scorta di quanto rilevato dalle dichiarazioni rese dai citati SANDONI Luigi 19, COMITO Federic0 20, FIORE Robert0 21 e FRAU Luige 2, il ROS Carabinieri di Genova richiedeva ed otteneva l'autorizzazione all'acquisizione del traffico telefonico in entrata ed in uscita delle utenze a costoro in uso, nonché di quella ucraina nr in uso a P ALrY.1ERI Andrea. La preliminare analisi del traffico telefonico in argomento, permetteva sin da subito di acquisire importanti risultanze investigative. L'utenza nr indicata come in uso a PALMERI Andrea da SANDONI Luigi, nel periodo esaminato ha avuto infatti diversi contatti con utènze italiane fra' cui alcune ubicate a Lucca, ove il P ALJ\1ERI abitava prima di sottrarsi alla sorveglianza speciale: fra gli intestatari delle utenze risultate in contatto con quella in uso a P ALMERI Andrea è emerso anche il nominativo del fratello dello stesso CP ALMERI Luca). L'utenza in questione veniva inoltre contattata dalla nr. 338/ in uso a FIORE Roberto alle ore dell' ,. ovvero appena pochi minuti dopo l'arrivo a Mosca del gruppo composto da quest'ultimo, da SANDONI Luigi e CO:tv1ITO Federico. Un ulteriore aspetto interessante, che vede il coinvolgimento della più volte citata MENGAZIOL Romana nella vicenda in argomento, viene rilevato sempre dal traffico telefonico generato dall'utenza ucraina in uso a P ALMERI Andrea che, dopo essere entrata in contatto con quella di FIORE Roberto, nella stessa giornata dell' veniva contattata per ben due volte da quella in uso alla

22 TRlBUNALE di GENOVA - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del gruppo fornendo il denaro per pagare i biglietti del viaggio di ritorno: l'ulteriore riscontro fornito dall'analisi in parola lascia intendere un diretto coinvolgimento della donna nella vicenda in argomento. Nel corso dell'analisi emergevano ulteriori utenze ucraine in contatto con la nr. 338/ in uso a FIORE Roberto ovvero: - lam , lam e lam , contattate. dalla m. 338/ , rispettivamente, le prime due il lo novembre 2014 e la terza il 13 novembre 2014, periodo antecedente alla partenza del suo gruppo per il Donbass e verosimilmente in preparazione alla stessa; - la m e la m che contattavano l'utenza in uso a FIORE Roberto dalla sera del 17 febbraio 2015, giorno di rientro in Italia, fino al successivo 20 febbraio Anche l'utenza nr. 342/ intestata a FRAU Roberto - che raggiungeva autonomamente il Donbass nell' ottobre 2014 unendosi ai miliziani filorussi ivi stanziati - contattava un'ulteriore utenza ucraina, la nr , non appena raggiungeva Mosca il Quest'ultimo riscontro permette di ragionevolmente sostenere che le utenze ucraine sopra indicate, compresa quella in uso a P ALtv1ERI Andrea e le altre risultate in contatto con l'utenza intestata a FIORE Roberto, fossero a tutti gli effetti utilizzate da persone operative nella zona e che alle medesime si rivolgessero gli individui intenzionati a raggiungere il Donbass per unirsi alle milizie filorusse. Va infme segnalato che, nel corso dell'analisi del traffico telefonico in argomento, venivano individuate ulteriori utenze intestate a SANDOl\TJ: Luigi (345/ ), FIORE Roberto (334/ ) e FRAU Luigi (342/ ), in precedenza sconosciute alla P.G. GE inquirenti provvedevano inoltre ad acquisire il traffico telefonico dell'utenza nr. 342/ in uso a 1v1ENGAZIOL Romana, che era entrata in contatto con quella ucraina in uso a P AL1v1ERI Andrea e con numerose utenze appartenenti a persone ed agenzie legate al mondo della sicurezza privata, fra cui i citati SANDONI Luigi, COMITO Federico e FIORE Roberto. Da fonti aperte è emerso che 1v1ENGAZIOL Romana è indicata quale titolare dell' agenzia di sicurezza privata Victoria S ecurity L TD con sede a Londra.

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